L'olio di Buti

Sono le caratteristiche del terreno, il microclima, la cultivar largamente prevalente (“frantoio”) e, soprattutto, la dedizione dei nostri olivicoltori, che rendono Buti, fin dal Medio Evo, luogo d’eccellenza per la produzione di un tesoro naturale com’รจ l’olio. Numerosissimi e di grande prestigio i riconoscimenti ottenuti ad esposizioni internazionali.
Tipico per il gusto delicato (adatto per il condimento di insalate e del pesce), esponente di spicco dei cosiddetti “oli soavi", il prodotto locale vanta attestazioni di uomini illustri quali Rossini, D’Annunzio, Carducci e, tra i contemporanei, Indro Montanelli.

Come conservare l'olio

Il prodotto si spoglia dei residui delle acque di vegetazione nella tarda primavera.
È questo il periodo in cui procedere ad una semplice operazione di travaso. Così l'olio manterrà inalterate le proprie caratteristiche nutrizionali ed organolettiche.
È ovvio che l'eventuale torbidezza e i residui sul fondo della bottiglia testimoniano, anch'essi, la genuinità del prodotto.
I recipenti consigliati per la conservazione sono in vetro (vanno tenuti al riparo dalla luce e da fonti di calore) o in acciaio inox.